La dieta chetogenica si basa su tre concetti:
1. Riduzione dei carboidrati complessi e semplici: è prevista l’eliminazione degli alimenti contenenti glucidi. Si prediligono gli ortaggi, ricchi di fruttosio, che provocano il crollo percentuale dei carboidrati complessi, favorendo quelli semplici. Tali nutrienti sono il carburante primario del corpo umano e quando vengono ridotti al minimo, costringono l’organismo ad eliminare le riserve di grasso in più.
2. Incremento dei grassi che consente di mantenere costante l’apporto calorico: dopo l’eliminazione dei carboidrati, si mantengono costanti le quantità dei cibi proteici, incrementando al contempo esclusivamente il quantitativo di cibi ad alto contenuto di grassi. In questo modo si verifica un compenso della riduzione delle calorie grazie ad un apporto maggiore di lipidi. Quando si ha fame, occorre aumentare sia la frequenza con cui si consumano gli alimenti proteici che le porzioni. Tanti amminoacidi sono glucogenici, cioè si trasformano in glucosio, hanno la stessa azione dei carboidrati alimentari e, per questo motivo, vanificano parzialmente sia sulla produzione di corpi chetonici che l’effetto sugli enzimi lipolitici.
3. Produzione di corpi chetonici.
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Il menù della dieta chetogenica non è in grado di apportare l’energia necessaria poiché la neoglucogenesi epatica che serve per sintetizzare il glucosio non è abbastanza veloce per compensare il fabbisogno glucidico. Al contempo, l’ossidazione dei grassi, strettamente dipendente e collegata alla glicolisi, si blocca e causa l’accumulo di molecole chiamate corpi chetonici, che possono essere facilmente smaltiti ma, nella dieta chetogenica, possono essere tossici per i tessuti.
Questa dieta è composta principalmente da due fasi: la fase di scarico, durante la quale vengono eliminati i carboidrati e la fase di recupero, nella quale vengono recuperati i carboidrati. Prima di iniziare una dieta di qualsiasi tipo, è opportuno chiedere il parere del proprio nutrizionista o medico.
Nella dieta chetogenica sono concessi i cibi proteici mentre vengono ridotti i carboidrati, per poter mantenere la chetosi, ed aumentati i grassi, per assicurare il giusto apporto energetico. La dieta chetogenica deve essere seguita rigorosamente, poiché anche se si dovesse commettere un solo sgarro, c’è il rischio di compromettere lo stato di chetosi. E’ possibile seguire tale regime alimentare con l’assunzione di prodotti naturali, scegliendo accuratamente gli alimenti che si possono assumere, oppure sostituirli con barrette, sia salate che dolci, se non è possibile fare un pasto completo. Esiste anche la dieta chetogenica per i vegetariani, che si basa esclusivamente sulle proteine vegetali, che sostituiscono quelle animali. Chi desidera inziare la dieta chetogenica classica, potrà assumere uova e formaggi stagionati mentre nella dieta vegetariana si potranno assumere alimenti come tofu, tempeh, muscolo di grano, mopur e seitan. Questo tipo di dieta è sconsigliata a chi soffre di determinate patologie e a chi soffre di diabete. E’ comunque sempre consigliabile consultare uno specialista per capire se è necessario iniziare questo tipo di dieta oppure no.
Menu per una settimana di chetogenica
Ecco un esempio di menu di dieta chetogenica:
– Lunedì
Per colazione: 40 g di frutta secca, uno yogurt e 50 g di prosciutto crudo; a metà mattinata: 50 g di noci o mandorle; per pranzo: merluzzo o altro pesce bianco, con contorno di verdure al vapore e un frutto; a merenda: 50 g di frutta secca; a cena: pollo o carne bianca con verdure a foglia larga condite con burro oppure olio.
– Martedì
A colazione: un bicchiere di latte parzialmente scremato e un panino ai cereali o integrale con prosciutto crudo; a metà mattinata: 50 g di noci; a pranzo: polipo con verdure e una pera; come spuntino pomeridiano: uno yogurt 0% grassi bianco; a cena: carne di vitello, verdura e una mela.
– Mercoledì
Per colazione: un panino integrale o ai cereali con formaggio magro e bresaola; a metà mattina: 50 g di mandorle; per pranzo: hamburger di pollo con contorno di insalata e una banana; a merenda: un pezzo di parmigiano; per cena: melanzane grigliate e due uova sode e come frutto, una mela.
– Giovedì
A colazione: cereali integrali accompagnati da un succo di frutta o una spremuta; a metà mattinata: fette biscottate integrali con marmellata; a pranzo: insalata accompagnata da formaggio magro; a merenda: una pera; a cena: una zuppa di lenticchie.
– Venerdì
Per colazione: un bicchiere di latte parzialmente scremato e un panino integrale o ai cereali con prosciutto crudo; a metà mattinata: 50 g di nocciole; a pranzo: pesce magro bianco con contorno di verdure grigliate e una pera; come spuntino: un pezzo di parmigiano; per cena: carne rossa accompagnata da insalata di pomodori e un frutto a scelta.
– Sabato
Per colazione: un panino integrale o ai cereali con miele o marmellata e uno yogurt 0% grassi; a metà mattina: un’arancia; a pranzo: salmone grigliato accompagnato da verdure grigliate; a merenda: una mela; a cena: carne di vitello, un’insalata di pomodori e una banana.
– Domenica
A colazione: succo di frutta o spremuta d’arancia con cereali integrali; a metà mattina: uno yogurt bianco 0%; a pranzo: riso in bianco accompagnato da insalata di pomodori e una pera; a merenda: un pezzo di parmigiano; a cena: carne di tacchino con contorno di verdure grigliate e una mela.